Aerofono ad Ancia semplice battente. Denominazione: "Launeddas" o "sonus de canna".
È lo strumento più tipico, originale ed antico della Sardegna, diffuso soprattutto nella zona meridionale dell'isola e presente già in età nuragica come testimoniato da alcuni reperti archeologici risalenti a circa 3000 anni fa.
Appartiene alla famiglia dei clarinetti, conosciuti da Egizi, Greci e Romani. Composto da tre canne di misura diversa disposte da sinistra a destra in ordine decrescente di grandezza, tutte ad ancia battente, in ognuna delle quali viene inserita una sezione di canna più piccola che contiene il taglio dell'ancia chiamata "su cabizzinu".
L'ancia si ricava tramite l'incisione diretta della canna, con la parte che vibra rivolta verso il basso.
La canna più lunga, chiamata su "tumbu", non presenta alcun foro; emette quindi una sola nota (tonica) che funge da bordone; può essere suddivisa in due o tre sessioni innestate a pressione ed ha una misura che varia da 40 cm a 150 cm.
La canna intermedia si chiama "mancosa" o "mancosa manna" e presenta cinque fori superiori, quattro possono essere coperti con i polpastrelli ed il quinto serve per l'intonazione.
Si suona con la mano sinistra che funge da accompagnamento alla terza canna chiamata "mancosedda" o "destrina", che esegue le parti solistiche; è la più piccola e presenta anch'essa cinque fori, uno dei quali a volte chiuso con la cera.
Si suona con la mano destra e fornisce le note più acute.
La mancosa e il tubo sono legate tra loro in due punti con lo spago impeciato, uno all'altezza dell'innesto dei "cabizzinos" e l'altro alla prima parte della sezione del "tubu".
Il sistema delle tre canne insieme è denominato "cunzertu".
Esistono vari tipi di cunzertus che si differenziano nella successione degli intervalli e nell'intonazione.
I Cunzertus più usati sono: "mediana", "mediana a Pipia", "fiuda bagadia", "fiorassiu", "ispinellu", "s'ispinellu a pipia" e "punt'e organu". Le launeddas sono suonate utilizzando la respirazione circolare, che permette di non avere pause nell'immissione del fiato all'interno dello strumento; questo fa si che il suono prodotto non abbia interruzioni.